(CONTATORI)

8.3.11

17 MARZO

Riporto un articolo che spiega in modo molto chiaro a cosa andiamo incontro noi lavoratori che aderiremo ai festeggiamenti del 17 Marzo...
Che dire, come al solito un'italianata...ci fosse una volta che fossimo coerenti.
Poi ci chiedono unità, spirito patriottico, sacrifici .... ma sempre solo sacrifici da parte nostra?
E i sindcati in tutto questo cosa fanno?
Ho mandato una mail per avere chiarimenti e la conferma di quanto abbiamo capito in azienda sul trattamento economico di questa festa...non mi hanno risposto ...
Mavaaaaaaa????????????????

Ve lo dico in due parole: la festività del 2 novembre che veniva pagata non verrà piu' pagata quest'anno .... ma nemmeno il 17 marzo verrà pagato come festività!

Cornuti e mazziati e la maggior parte degli italiani se ne accorgeranno a Novembre ... passata la festa gabbato lu santu!!

I siti di riferimento sono questi:
http://www.kayenna.net/sono-indignato/1443-festa-nazionale-del-17-marzo.html
www.dplmodena.it

Copiato da Kayenna:

Festa Nazionale del 17 Marzo. Povera Italia


E' ufficiale. La Festa Nazionale per l'Unità d'Italia qualcuno la pagherà. E quel qualcuno saranno ovviamente i lavoratori dipendenti.

Infatti in base al decreto legislativo promulgato dal Governo, per venire incontro alle esigenze degli imprenditori, uomini santi, che lamentavano la perdita di una giornata lavorativa, le ore verranno drenate dalle ex festività ed esattamente eliminando per un anno quella del 4 Novembre.

Ora viene da chiedersi, ma ai lavoratori lo ha chiesto qualcuno se erano d'accordo? La risposta è ovvia: NO.

Cosa importa a chi comanda questo paese oramai allo sbando se le forze lavorative, che contribuiscono loro malgrado ad arricchirli sempre più, sono o no d'accordo sull'istituzione di una festività che toglie loro la possibilità di usufruire delle ore in un momento più utile? Niente, i sudditi devono subire in silenzio, non vanno neanche interpellati.

E notare che, a differenza di molti rappresentanti del nostro Governo, vedi Lega, io non sono contrario a festeggiare un momento storico sicuramente fondamentale per il nostro Paese e che rappresenta la liberazione dal giogo straniero e l'unificazione della penisola italiana, ma questo non si deve fare sempre a spese dei lavoratori.

Ancora una volta il nostro Governo pecca di supponenza nei confronti delle classi inferiori e di sudditanza nei confronti delle classi più agiate.

Altro che festa dell'Unità Nazionale, viene proprio da dire: POVERA ITALIA.


Tratto dal documento Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di Modena

E’ stato pubblicato sul n. 43 della Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2011, il D.L.
22 febbraio 2011, n. 5, con il quale, per il solo 2011, viene istituita la festa nazionale del 150° anno dell’Unità d’Italia: la norma afferma che gli effetti economici e gli istituti giuridici contrattuali relativi alle festività soppresse sono quelli della ricorrenza del 4 novembre che non trovano applicazione, nel corrente anno, nei confronti di quest’ultima.

In attesa dei chiarimenti amministrativi che dovrebbero essere emanati dagli
organi amministrativi sopra ordinati e, ritenendo necessario rispondere alla richiesta di chiarimenti da parte della nostra utenza sia all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che al sito web, che a quello dell’Ispettore di Turno e dell’Unità Operativa dei Conflitti di lavoro, reputo opportuno soffermare la nostra attenzione sugli effetti immediati che tale disposizione opera nei singoli rapporti di lavoro.

Le festività della Repubblica Italiana trovano, sostanzialmente, la loro disciplina
fondamentale in due leggi: la n. 260/1949 e la n. 54/1977 che, nel quadro dei
provvedimenti finalizzati a “fronteggiare la crisi economica mediante l’aumento della
produttività ed il contenimento del costo globale del lavoro” hanno spostato la
ricorrenza di una serie di eventi (tra cui quello del 4 novembre) alla domenica
successiva.

La norma, introdotta con il D.L. n. 5/2011 riguarda tutti i lavoratori sia quelli del
settore pubblico che quelli del settore privato.
Per coloro che ricevono la retribuzione in misura fissa, nulla cambia, atteso che
nei mesi considerati (marzo e novembre 2011) riceveranno la normale retribuzione.

Diverso è il discorso, invece, per chi ha una forma di pagamento “ad ore”. Per
costoro in busta paga dovrà essere riportato un emolumento pari ad 1/6 dell’orario
settimanale di lavoro, comprensivo della retribuzione globale di fatto con gli eventuali elementi accessori. E’ appena il caso di precisare che, se non il giorno non è stato lavorato, la sezione presenze del Libro Unico del Lavoro, dovrà riportare che l’assenza è stata goduta per festività.
Ma se il lavoratore presta la propria attività il 17 marzo 2011 cosa succede?
Si tratta di una prestazione lavorativa, a tutti gli effetti, svolta in giornata festiva:
ciò significa che, sotto l’aspetto retributivo sarà compensato come una giornata
lavorativa festiva secondo la previsione del CCNL. Ovviamente, eventuali
“sforamenti” di orario per lavoro straordinario dovranno essere retribuiti come
“straordinario festivo” e lo stesso lavoro notturno, se prestato, dovrà essere
riconosciuto come “notturno festivo”.
Ma cosa accadrà nella busta paga di novembre 2011?
Se il CCNL aveva previsto il pagamento di una giornata in più per la festività del
4 novembre con il riconoscimento del trattamento economico delle festività
coincidenti con la domenica (es. CCNL commercio) non andando a lavorare, i
lavoratori non riceveranno alcun pagamento addizionale, essendo lo stesso già stato
riconosciuto nella retribuzione di marzo 2011.

Altri CCNL potrebbero aver “agito” non sulla retribuzione ma sulla fruizione di
permessi. Ovviamente, se vi è stata ricompresa la festività del 4 novembre, in
considerazione del fatto che il D.L. n. 5/2011 parla di effetti economici e di istituti giuridici contrattuali relativi a tale festività, la giornata festiva del 17 marzo incide sul numero dei giorni di permesso riconosciuti a titolo di compensazione per le c.d. “festività abolite”.


Divulgate il piu' possibile!!!!
E che qualche autorità si prenda la rsponsabilità di dichiarare chiaramente questa vergogna!!!!

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2 Comments:

At 4:06 PM, Blogger Barbara said...

grazie! non lo sapevo....e adesso sono davvero "arrabbiata" ( ho scritto così, ma la parola sarebbe un'altra! )
non ho parole....meglio, le ho!

 
At 9:57 AM, Blogger elenamac said...

A noi non pagheranno il 4 Novembre cioè una vecchia festività soppressa ma che continuavano a pagarci come festivo!
ciao
ele

 

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