(CONTATORI)

18.10.09

IL GATTO AL SOLE

Come non dedicare questa poesia di Neruda a gatto Stefano immortalato perfettamente da Barbara mentre si gode un raggio di sole?





Ode al gatto di Pablo Neruda

Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia, volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
fessura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c'è
enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no.
Io non sono d'accordo.
Io non conosco il gatto.
So tutto, la vita e il suo arcipelago,
il mare e la città incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
gl'imbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere,
l'atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri d'oro stanno nei suoi occhi.


10.10.09

SCATOLA RICAMATA E LANA

Questa è la storia di un compleanno che doveva essere festeggiato a febbraio ....Come ad ogni compleanno che si rispetti, la festeggiata aspettava il suo regalo....aspettava....aspettava e aspettava....
Ma il regalo non arrivava mai.
Un bel giorno, (nell'autunno dello stesso anno - almeno quello -) le poste recapitarono un pacco di circa 10 chili alla festeggiata, che ormai aveva perso le speranze di vedere arrivare qualcosa. Lei se lo è portato su per 5 piani di scale a piedi e alla fine lo ha aperto.
Il contenuto l'ha talmente stregata, che da allora, la principessa non smette piu' di lavorare......... non all'arcolaio ma quasi ....

Tutto cio' per dire che:

A) sono bradiposa nei lavori a mano
B) quando passi i periodi dove non ce n'è per nessuno rischi che i lavori iniziati facciano muffa
C) alla fine pero' chi la dura la vince
D) puoi scatenare dei mostri
E) chi ci rimette di solito sono i diretti conviventi della festeggiata (gnicgnicgnic tutto il giorno)

La scatola è il risultato di tante idee messe assieme, non sapevo come sarebbe venuta fino alla fine per la scelta dei soggetti e dei colori...Sono pero' contenta che abbia trovato subito un soffice uso!
Ecco a voi le immagini, quelle con la lana sono state fatte dalla festeggiata dopo un intensissimo lavoro con il gomitolatore che, a quanto so sta accusando un surriscaldamento da uso eccessivo!!!



















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5.10.09

RECENSIONI

Ciao, sono rimasta un po' indietro con le recensioni dei libri letti. Devo dire che a questo giro ci sono stati alcuni libri che non sono riuscita proprio a leggere e che ho abbandonato sui comodini dei vari alberghi in cui li ho portati...e la cosa non è da me, ma portarsi indietro peso per niente non mi sembrava il caso. Spero che li abbia presi qualcun'altro e che gli siano piaciuti.
Parlero' quindi solo di quelli letti davvero...

Il primo è questo:



Amore, passione,odio, violenza, esoterismo, magia, fantasia e realtà . E' questo il mix di elementi che ritroviamo, perfettamente mescolati, nel libro di esordio di Isabel Allende: la casa degli spiriti. La storia vi farà vivere delle emozioni forti e in cui vi potrete identificare con i tanti personaggi, descritti in maniera memorabile dall'autrice.

La storia, ambientata nell'America latina di inizio secolo, è incentrata sulle vicende della famiglia Trueba e Del Valle che si intrecciano con un secolo di storia civile e politica che il Cile ha vissuto nel 1973 con l'instaurazione della dittatura militare e la tragica scomparsa del presidente Salvatore Allende. Il racconto si snoda attraverso diverse generazioni incarnate da quattro donne che dimostreranno di avere forza, coraggio e passionalità : Nivea, Clara, sua figlia Blanca e, infine, la nipote Alba. E sono proprio loro con questi nomi che evocano purezza, chiarore, luce e calore, ad essere le protagoniste indiscusse di questo romanzo che presenta le caratteristiche del genere fantasy ma che ha il grande merito di andare oltre. Raccontare la trama è molto difficile perchè gli avvenimenti si succedono in maniera incalzante e soprattutto risultano concatenati l'uno con l'altro.

La saga familiare ha inizio con Nivea, la capostipite, quella che rappresenta la generazione passata, con una grande devozione al marito, e un punto di riferimento per le figlie. Il centro di tutto però è Clara, la figlia un po' stramba di Nivea, la fanciulla bollata di stregoneria dal parroco, Clara che anima la casa e la vita dei suoi congiunti, Clara che parla con gli spiriti, Clara che predice il futuro.... Una vita caratterizzata dall'amore con Esteban che in realtà non riuscì mai completamente a conquistare il suo cuore. Infatti mai persone furono più lontane in corpo e in spirito come Esteban e Clara. Il primo rabbioso, conservatore, violento, passionale, terreno e crudo, fa quasi tenerezza nei suoi tentativi di trovare l'amore della moglie, eterea, quasi impalpabile, completamente disinteressata agli affari di questo mondo,ed in continuo dialogo con i suoi spiriti guida,ma anche concreta,dolcissima e umana nel momento del bisogno. Per Clara l'amore ha un carattere più universale, sapendo guardare al di là del reale e del tempo, sa che il suo bene è accompagnare quest' uomo nel suo durissimo,e doloroso viaggio terreno, solo così sa e può amarlo. In un certo senso, ne diventa lo spirito guida. Ed è straziante l'evidenza di come l'amore purtroppo non sia universalmente inteso. Dalle loro vicende emerge come non esiste un unico modo di amare nè probabilmente il modo giusto.

Poi c'è Blanca che sfida tutto e tutti per seguire il cuore che la fa innamorare di un Del Valle, una famiglia di umili radici. Un amore che attraverserà la vita dei protagonisti e che si concretizza con la nascita di Alba. Anche lei, per un destino beffardo, seguirà le orme della madre condividendo la sua vita con Pedro Terzo Garcia, un militante che sacrificherà l'amore per la lotta politica. Un amore forte ed intenso che supererà gli orrori delle torture militari che la povera Alba è costretta a subire per il solo fatto di essere legata sentimentalmente ad un sovversivo.

Voto:7 Devo dire che io sono fatta male...nel senso che quando sento parlare tanto di un libro o di un autore in genere faccio molta fatica a leggere perchè, forse, ho paura di essere delusa. Questo libro mi è stato prestato e, sinceramente, non mi sono fatta prendere del tutto. Ho trovato molto interessante ma un po' lenta la prima parte mentre ho "subito" un'accelerazione nella seconda, quasi da non riuscire a stare dietro agli eventi che si sono susseguiti con ritmo veloce. Di certo c'è molto fascino dietro ai personaggi e mi ripropongo di vedere il film (che non renderà giustizia ma che vede molti grandi attori all'opera) che tra l'altro hanno appena mandato in tv e che mi sono persa!

Questo il secondo:



Francesco è uno che se la gode alla grande. Single di successo, ha trovato il suo equilibrio fra donne, lavoro, palestre, auto e vestiti alla moda. Equilibrio a cui non vuole rinunciare per nulla al mondo. Nella sua vita è entrata da qualche mese Mia, un'americana, bella, intelligente e disponibile a una convivenza seria ma non claustrofobica. Però ha un difetto: ama gli animali in generale e i cani in particolare. Ecco perché un bel giorno un vivacissimo cucciolo fa il suo ingresso in casa della coppia: Poldo. È un meticcio di sette mesi trovato per strada. È vivace, un po' maldestro, desideroso di coccole e curioso di scoprire ogni angolo della casa.
All'inizio la vita di Francesco non si sposta di una virgola. Come da accordi con la fidanzata, lui non vuole occuparsene e il cane è affidato solamente alle cure di Mia. Ma quando lei è costretta a volare oltreoceano per assistere il padre gravemente malato, Francesco si trova a dover fare i conti in prima persona con le insopprimibili necessità di Poldo: mangiare, bere, sgambettare nel parco, giocare con gli altri cani e soprattutto dare e ricevere l'affetto del padrone. Anche se il padrone non lo vuole. Strattonato al guinzaglio da Poldo e schiaffeggiato nell'orgoglio dalla lontananza di Mia, Francesco cerca in tutti i modi di liberarsi del cane. Finché un pomeriggio un evento imprevedibile cambia radicalmente la sua vita.

Voto:5 Sinceramente molto poco originale e scontato, sia nella trama che nel modo di scrivere...Pur apprezzando i contenuti di fondo sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio.

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