(CONTATORI)

11.5.11

REFERENDUM 12-13 GIUGNO

Mi è arrivata stamattina una mail e trovo doveroso pubblicizzare il prossimo referendum visto che a quanto pare nessuna delle nostre "rappresentanze" politiche pensa di farlo!
Già il fatto che siano state scelte due date per elezioni amministrative e referendum la dice lunga sulla volontà di raggiungere il quorum (evidentemente in merito in particolar modo al quesito sul legittimo impedimento) oltre che uno spreco di NOSTRI 400 mi­lioni di euro !
I quattro referendum sono:

QUE­SITO N. 1: RE­FE­REN­DUM LE­GIT­TIMO IMPEDIMENTO cioè abrogare l'istituto che permette all'imputato, in alcuni casi, di giustificare la propria assenza in aula

QUE­SITO N. 2: RE­FE­REN­DUM ENER­GIA NUCLEARE per abro­gare la norma per la “rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nu­cleare

QUE­SITO N. 3: RE­FE­REN­DUM AC­QUA PUB­BLICA – PRIMO QUE­SITO AMMESSO
Il primo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda le mo­da­lità di af­fi­da­mento e ge­stione dei ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza economica

QUE­SITO N. 4: RE­FE­REN­DUM AC­QUA PUB­BLICA – SE­CONDO QUE­SITO AMMESSO
Il se­condo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato in base all’adeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito.

Ed ecco la lettera....

Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passa parola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti.
Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.

Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta
non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton

RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perché il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.

QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passa parola!

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