AVERLO SAPUTO PRIMA....
Sono viva eh????
Per Capodanno prossimo ho scoperto il rito propiziatorio perfetto per augurarci veramente fortuna....
Diciamo che "l'escremento" di cui sotto ha fatto il suo effetto...Sara' che è stato nominato così tante volte che non poteva esimersi dal funzionare!!! Ma il tocco di classe è la toccatina di sedere appena finito di acclamarlo a gran voce per tre volte in cerchio con una mano sopra all'altra!
No, non sono partita del tutto per la tangente (perlomeno non piu' di quanto lo fossi gia' prima di questo weekend!). E' solo che sabato sera io e il mio gruppo di teatro "amatoriale" abbiamo debuttato al Teatro Guanella di Milano per la chiusura della sessione invernale dei corsi.
Diciamo che non ho mai parlato molto di questo corso qui nel Blog perchè in fondo non l'ho proprio iniziato per passione....ma piu' per una sfida con me stessa. Sapevo di andare incontro a difficoltà soprattutto emotive, ma.....come dire.....mi ci voleva!
Comunque noi 7 tapini appena saputo dell'esistenza di questo evento finale abbiamo incominciato a preoccuparci (e non poco) perchè il tempo per preparare qualsiasi cosa ci sembrava veramente pochissimo e vedendosi una volta a settimana capitava sempre che uno o l'altro mancassimo...
I primi di gennaio Laura (la nostra insegnante) ci ha buttato giu' un copione e in 3-4 volte l'abbiamo modificato, stravolto, provato, temuto.....
Questa la panoramica generale: tre donne sedute in un locale e un cameriere gay che dopo l'entree' molto ad effetto ci chiede come mai siamo tutte sole....Batti e ribatti tra di noi parlando male degli uomini. Poi entrano tre "machi" e tentano con modi molto scontati (e da noi per niente apprezzati) di conquistarci. Alla fine si forma la prima coppia (Giorgio e Gianna), la seconda (io e Gian) , mentre il terzo approccio non riesce (Silvia e Paolo) e quindi si fa avanti il cameriere (Umberto) con scatto felino a tampinare Paolo che chiude con una faccia disperata/impaurita.
Ora entro nel mio specifico.
La mia parte si prospettava abbastanza tranquilla, le uniche difficoltà erano forse rappresentate dai seguenti fatti:
A) dovevo alzare molto la voce rispetto al mio tono normale (e va bene ce la posso fare...)
B) dovevo vestirmi da ....Signorina Rottenmaier e per chi non conosce Heidi da Ragionier Filini versione donna (e qui, una volta capito il genere ho rispolverato i miei gilet che opportunamente abbinati a: dolcevita, gonna nera, calze pesanti e decollete' hanno dato il giusto effetto)
C) dovevo anche avere gli atteggiamenti e fare la voce da perfettina, zitellina, acidina, un po' rompipalle insomma (e qui iniziano le difficolta' non perchè non sia rompiballe, come mi farà notare qualcuno, ma di solito la faccio al naturale, senza forzature....)
D) viene fuori che io e Silvia (non la collega/amica ma la corsista/amica) dobbiamo fare un pezzo insieme che viene riassunto da Laura così: IHIHIHIHHI (risata satanica) preparatevi voi due a parlare molto velocemente che vi faro' fare un Parlami di....
Ora: il parlami di è una cosa secondo me difficilissima che consiste nel partire a parlare a razzo dicendo cose con o senza senso, scollegando il cervello e cercando di dare meno senso possibile al tutto.... Ce lo aveva fatto fare in una delle prime lezioni e Silvia mi ha confessato che proprio a causa di quell'esordio voleva mollare il corso!!!
Quindi ci siamo guardate ma ancora inconsapevoli abbiamo trascurato la cosa.
Alla lezione successiva Silvia visibilmente terrorizzata riesce abilmente a convincere Laura che il suo personaggio (ragazza un po' smaronata, delusa dagli uomini deboli e scontati) non è in target con il Parlami di .....perfetttttttto invece per il mio personaggio! (Ma non gliene voglio eh???)
Li' ho incominciato a rendermi conto che avrei dovuto farlo da sola e alla mia ribellione c'è stata una sommossa popolare dei compagni/traditori che sostenevano che la prima volta l'avevo fatto benissimo....
L'ulteriore difficolta', stava nel fatto che mentre io parlavo a manetta gli altri si dovevano assopire, quindi dovevo inserire per 3 volte degli acuti in modo da svegliarli.
Allora abbiamo provato due o tre volte e continuando a bloccarmi, senza sapere cosa dire, con il cervello che non era collegatissimo ma che non aiutava per niente mi sono detta:
devi correre ai ripari ..........imparati delle frasi a memoria!
E così ho fatto. Ho buttato giu' un pezzo e ho incominciato a ripeterlo all'infinito ovunque.....soprattutto in macchina nel tragitto casa-lavoro-casa. Finchè un giorno, ferma ad un semaforo di fianco ad una fermata dell'autobus, mi sono girata mentre parlavo da sola e mi sono ritrovata davanti la faccia mooooollllllllllllto perplessa di una signora in attesa dell'autobus appunto.
Da quel momento sono stata piu' discreta!
Ma mi accorgevo che continuavo a dimenticarmi i pezzi e che per ricordare le parole avrei dovuto andare piu' lentamente.
Il 23 ci siamo rivisti al corso e io, impaurita ma un po' piu' sicura ho attaccato il mio monologo...
Non ho fatto in tempo a dire tre parole di fila che Laura:
- Eh no, non mi freghi sai?
- In che senso?
- Tu ti sei imparata a memoria il pezzo, ma così non avrai mai la velocità che voglio io, solo improvvisando ci riuscirai
......................................................
Panico!!!!
Dovevo davvero improvvisare su un palco per la prima volta, davanti a centinaia di persone???
- E tutto il pezzo che mi sono imparata?
- Eh, è stato un buon esercizio di memoria!
-Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Bene, bel risultato, io che non imparo a memoria niente da circa 20 anni per manifesta incapacita', ho sprecato tempo e fatica per niente!!!
Allora la scelta era: o bidonare o tentare
Siccome, va bene la Signorina Rottenmaier, ma non ero entrata così tanto nella parte, ho deciso per il compromesso: mi sarei preparata delle situazioni senza imparare le frasi.
In pratica è da martedì 23 che ripeto, mi sogno, balbetto dei monologhi assurdi che hanno come tema: Le donne bisogna ascoltarle, vi racconto cosa mi è successo, compleanno, uscita a cena e cinema, rientro e litigata con una serie infinita di varianti che ogni volta si infilavano e sfilavano come vivessero di vita propria!
Arriva sabato.
Non sto a raccontarvi il mio stato d'animo della giornata. Alle 17.15 sono uscita e ho ragiunto Silvia. Insieme siamo andate al Guanella e nel tragitto ci siamo ripassate un po' la parte e parlato di tutt'altro per distrarci.
Arriviamo e siccome la festa iniziava alle 17.00 (ma noi siamo arrivate volutamente piu' tardi perchè Paolo sarebbe arrivato non prima delle 19.00) il teatro era gia' pieno ed intento ad ascoltare delle esibizioni....in quel momento abbiamo addocchiato ed incontrato gli altri.
Non vi dico il clima che si respirava..........Eravamo 7 pezzi di ghiaccio e io che non avevo la minima voglia di mangiare (causa stomaco semichiuso), continuavo a bere (causa bocca semisecca) e a mangiare mandarini ...........saro' andata a fare pipi' 5 volte!!!! E tutte le volte qualcuno veniva a controllare che ritornassi in teatro anzichè scappare a gambe levate.
A proposito, mi ero dimenticata di dirvi che le cavallette non sono venute a devastarmi la casa la sera prima ma le mie cose sì.......ma volevate che si perdessero un appuntamento così?
Molllto mondane loro che hanno contribuito notevolmente ai pellegrinaggi in bagno!!!
Comunque tra l'assistere alle altre sibizioni e fare prove seminascosti in fondo al teatro verso le 20.30 è arrivato il gran momento.
Siamo andati sul palco, abbiamo fatto il rito propiziatorio di cui sopra e sotto e siamo partiti.
Durante il primo pezzo ero anche abbastanza tranquilla (vi ho gia' detto che ho prese 2 VOLTE le gocce per tranquillizzarmi? No?) poi si è avvicinato il mio momento e il cuore ha preso a battere furiosamente e sono successe 3 cose:
1) ho attaccato a parlare e la gente ha incominciato a ridere, a ridere, a ridere...
Da una parte mi sono sorpresa perchè a furia di provare e con la tensione quasi non ci eravamo accorti che era un pezzo comico.
2) Ero talmente concentrata a parlare veloce (e dire cose sensate) che devo essermi dimenticata di respirare un paio di volte e se tra la tachicardia (che come dice Dott. House richede piu' ossigeno) e la mancata inspirazione non sono svenuta o diventata' bordeaux è stato un puro caso
3) Visti i punti 1 e 2 mi sono detta taglia corto che almeno salvi la faccia e grazie a Dio poco dopo è finita.
Credo che sia andato tutto meravigliosamente liscio (mi riservo di dirlo con sicurezza appena rivisto il filmino che cerchero' di recuperare a scuola), almeno a giudicare dalle risate, dai commenti di Laura e dei parenti di qualche coraggioso che ha deciso di invitarli. Da parte mia mi ci mancava anche la claque e poi ero a posto.
Appena rientrati nel camerino ci siamo baciati ed abbracciati e finalmente si è sciolta la paura e la tensione. Bello quel momento, capisco ora il perchè le compagnie teatrali o anche solo le persone che frequentano corsi di teatro siano così uniti....Si condividono emozioni forti, ci si sostiene a vicenda e si gioisce tutti anche per piccoli successi.
Non credo comunque che ripetero' l'esperienza tanto presto, l'adrenalina corsa nelle mie vene sabato penso che mi bastera' per un bel pezzo.
In compenso ieri pomeriggio ho fatto una borsa per Laura (che vi mostrero' presto)... e che le consegneremo martedì insieme a qualcosa che spero di trovare stasera.
UFFFFF anche questa è andata
Ah, a proposito, visto che eravamo praticamente digiuni, che dopo l'esibizione lo stomaco si è miracolosamente aperto e che alle 21.00 erano avanzati solo dolci, la mia cena è stata una fettazza di crostata alla Nutella !!!(beh Cristina, scusa ma mi ci voleva nèh!!!)
Baci e mierda a todos!
Etichette: VITA VISSUTA
2 Comments:
Troppo forte!!! Sei veramente forte, io non avrei mai il coraggio di mettermi su un palco e con un monologo!!!!!!!!!!!!!
Brava,
Denise
mah, Denise non so nemmeno io come sono riuscita, davvero !!! Ma in questi casi l'unione fa la forza e sicuramente tra i compagni sul palco e tuuuuuttta la gente che avevo coinvolto all'esterno, praticamente non vivevo di volonta' mia!!!
Baci
Barby
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